Che l’attività fisica faccia bene al nostro corpo è risaputo ma quali siano le ragioni che generano gli indubbi benefici, in primis al cervello, è meno noto. A questa domanda hanno cercato di rispondere un team di studiosi americani della New York University Grossman School of Medicine. Svolgendo un’indagine su alcune cavie di laboratorio in costante movimento rapportata con altre più sedentarie hanno scoperto che le prime producono circa il 40% di dopamina in più, ovvero di quell’ormone responsabile in positivo del nostro umore generale. Ma non solo.
Lo studio degli stessi ricercatori ha anche evidenziato che l’indice di benessere di chi svolge attività motoria è di lungo termine, attestandosi ad alti livelli anche dopo una settimana dall’ultimo esercizio. Tutto dipende dalla durata e dalla potenza dell’attività svolta. In particolare aumenta la quantità di una proteina, la Bdnf, molto importante per l’efficienza delle funzioni cognitive, senso di appetito e metabolismo. A tutto vantaggio, questo, della riduzione degli effetti dell’invecchiamento sul nostro organismo.
Un’incidenza salutare di lunga durata, quindi, quella apportati da una corsa anche a ritmi moderati. Questo è il primo passo di un’analisi che, se confermata da ulteriori approfondimenti, apre scenari piuttosto interessanti e utili. Ma, intanto, la ricerca conferma ulteriormente ciò che era già ampiamente dimostrato, ovvero quanto sia proficuo per l’essere umano muoversi e quanto sia dannosa la sedentarietà.
fonte immagine: https://www.pexels.com/
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