Il diabete è una malattia che può avere gravi complicazioni a livello cardiovascolare, renale, nervoso e oftalmico, se non viene diagnosticata e trattata adeguatamente. Per questo motivo, è fondamentale seguire una terapia che miri a mantenere i livelli di glucosio nel sangue entro i valori normali. Negli ultimi anni, sono stati introdotti sul mercato nuovi farmaci innovativi per il trattamento del diabete di tipo 2, che hanno dimostrato di avere effetti benefici non solo sul controllo glicemico, ma anche sulla prevenzione delle complicanze cardiovascolari e renali. Tra questi farmaci, si distinguono due classi: gli agonisti del recettore del GLP-1 e gli inibitori del SGLT-2. Gli agonisti del recettore del GLP-1 sono farmaci che aumentano la produzione di insulina, diminuiscono la glicemia e favoriscono la perdita di peso. Mentre, gli inibitori del SGLT-2 sono farmaci che bloccano il riassorbimento del glucosio a livello renale, aumentando la sua eliminazione nelle urine e abbassando la glicemia. Inoltre, questi farmaci hanno effetti positivi sulla pressione arteriosa, sul volume plasmatico e sulla funzione cardiaca. Recentemente, l’AIFA ha approvato una nuova combinazione di un agonista del recettore del GLP-1, il dulaglutide, con un inibitore del SGLT-2, l’empagliflozin, che ha mostrato di migliorare il controllo glicemico, la perdita di peso e il rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2. Inoltre, è stato introdotto in Italia il primo farmaco agonista del recettore del GLP-1 in versione orale, il semaglutide, che si assume una volta al giorno in compresse e che ha dimostrato di essere efficace e sicuro nel trattamento del diabete di tipo 2. Questi farmaci rappresentano una nuova frontiera nella cura del diabete, in quanto consentono di modificare il decorso della malattia e di puntare alla sua remissione. Infatti, alcuni studi hanno evidenziato che questi farmaci sono in grado di preservare o migliorare la funzione delle cellule beta pancreatiche, di ridurre l’infiammazione cronica e di favorire la rigenerazione dei tessuti danneggiati dal diabete. In questo modo, si potrebbe ottenere una guarigione funzionale e una riduzione delle complicanze a lungo termine. L’arrivo di nuove terapie innovative offre nuove opportunità e speranze ai pazienti con diabete di tipo 2, che possono così perseguire l’obiettivo di una migliore qualità e di una maggiore aspettativa di vita.