Il riposo notturno e la qualità del sonno spesso sono tematiche sottovalutate, in verità giocano un ruolo fondamentale nella vita delle persone. I disturbi del sonno possono provocare stanchezza cronica, cali dell’attenzione e un aumento dell’irritabilità portando nel lungo periodo a problematiche anche peggiori. Durante le ore di riposo, il nostro organismo attraversa più volte una fase di sonno REM e di sonno non-REM. Le fasi REM prevedono un rilassamento muscolare e movimenti rapidi degli occhi, in cui i sogni sono talmente intensi da far percepire al nostro corpo i movimenti fisici rendendoli verosimili alla realtà. Al contrario, nella fase non-REM i sogni sono più assimilabili a pensieri e sono più brevi. L’alternanza tra queste due fasi serve a consolidare i ricordi e a rinforzare le nostre capacità cognitive. Una buona dormita aiuta il cervello a ripulire tossine prodotte dai neuroni durante il giorno. La privazione di sonno e di un riposo adeguato, oltre che conseguire difficoltà a mantenere la concentrazione e stanchezza costante durante il giorno, a lungo andare, potrebbero recare ipertensione o problemi cardiovascolari. Le ore di sonno indicative in un individuo adulto variano da un minimo di 5-6 a un massimo di 7-8. Ad ogni modo, le ore di sonno consone per ognuno sono quelle che ci permettono di svegliarci riposati e attivi, pronti ad affrontare produttivamente la giornata che abbiamo in programma.