Dalla Calabria giunge una grande speranza per la cura delle leucemie. I ricercatori dell’università “Magna Graecia” di Catanzaro, infatti, hanno messo a punto un nuovo anticorpo monoclonale umanizzato che identifica leucemie pediatriche e che colpiscono l’adulto di tipo T generando un’adeguata risposta immunitaria. Si tratta di una sottocategoria di leucemia linfoblastica acuta che rappresenta il tumore più diffuso nella fascia d’età 0-14 anni.
Lo studio, portato avanti dall’ateneo con il contributo del Centro di ricerca “Tettamanti” di Monza e di numerosi poli italiani e internazionali, è stato pubblicato sull’autorevole “Journal for ImmunoTherapy of Cancer“. Tutto è iniziato dalla scoperta di un nuovo componente antigenico relativo a leucemie acute T su cui, grazie all’impegno nei laboratori dell’università catanzarese, sono stati studiati e prodotti un anticorpo monoclonale umanizzato chiamato ahuUmg1 e un suo derivato: Bispecific T Cell Engager (Btce).
Quest’ultimo svolge un ruolo cruciale essendo in grado di mettere in moto una forte azione immunitaria citotossica destinata proprio a combattere le leucemie del tipo T (T-All). L’incidenza di questo nuovo strumento di contrasto è stata reputata molto incoraggiante e adesso l’auspicio è che si passi, nel breve periodo, all’analisi e all’attesa applicazione in campo clinico.
Durante tutte le fasi che hanno portato alla chiara definizione della scoperta è stato decisivo l’apporto dell’acceleratore di progetti biotech italiani “BiovelocIta” nonché il lavoro dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, della Fondazione Alessandro Maria Zancan Onlus ‘GrandeAle Onlus’ e di Transcan-2 Fondazione regionale per la ricerca biomedica. Si è stimato che AhuUmg1, il nuovo anticorpo monoclonale, riesca a riconoscere questo sottogruppo di leucemia linfoblastica acuta T in più dell’80% dei pazienti.
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